Associato erroneamente a SAW (in quanto il regista è stato lo sceneggiatore di diversi capitoli della purtroppo celebre saga americana ed il soggetto inizialmente era un capitolo collegato ad essa) e catalogato nel genere (?) ‘torture porn’ simil Hostel di Roth, THE COLLECTOR è finito per essere spesso e banalmente sottovalutato dagli appassionati dell’horror più estremo, destinato poi, per nostra fortuna, a spopolare nei nuovi anni ’10 con A SERBIAN FILM, THE HUMAN CENTIPEDE fino al più recente ATROZ (e tantissimi altri titoli elencati in questa piattaforma). Marcus Dunstan, alla sua prima prova da regista, non delude e sforna un thriller che si rifà ai più celebri home invasion anni ’70, arricchendolo di fantasiose torture dalle sfumature slasher, con poderosi utilizzi di lame, aghi e tagliole, quest’ultime particolarmente efficaci. A rendere particolare e meritevole di attenzione la sua pellicola, sono le due storie destinate ad incrociarsi. La prima quella di Arkin, un ladruncolo in crisi economica, la seconda vede protagonista un ‘monster man’ puro, sulla scia dei serial killer mascherati di fine ’70 e primi anni ’80, senza poteri sovrannaturali ma con una fantasia, da far invidia al migliore inventore sulla piazza, destinata a far soffrire dopo rovinose torture le proprie vittime. Arkin infatti ha un grosso debito da pagare all’ex moglie, e per trovare il denaro necessario decide di rapinare la casa di campagna del suo nuovo datore di lavoro. Ma quando vi si introduce, fa un’agghiacciante scoperta: un altro e ben più pericoloso ladro, se tale si può definire, sta mettendo in atto il medesimo colpo e ha preso in ostaggio gli abitanti della casa. L’uomo misterioso è un “collezionista” psicopatico che ha seminato l’abitazione di trappole letali e Arkin dovrà sfoderare tutte le sue risorse per salvare coloro che voleva derubare …..
H.E.