THE LONG GOOD FRIDAY, il crime movie più celebre del cinema inglese del secolo scorso e dal quale film usciti nel nuovo millennio come ‘RISE OF THE FOOTSOLDIER’ e ‘HYENA’ ne sono grandissimi debitori, è un mix selvaggio di violenza e gangster style, dove più volte sembra di trovarsi immersi in poliziesco italiano degli anni ’70, per stile e scene sanguinarie che fatto ottimamente da cornice ad una storia che mescola sapientemente criminalità e politica dell’epoca. Harold Sand è un capo della malavita londinese che, proprio quando è quasi concluso un affare epocale con la mafia italo-americana per la costruzione di un enorme villaggio olimpico nella capitale, vede i suoi traffici ostacolati da una serie di attentati contro gli uomini della sua banda. In un primo momento Sand crede che a sbarrargli la strada siano gangster rivali, ma non è così. Ben presto scopre, con enorme stupore, che contro di lui è schierata l’IRA …..Forte di un inizio vibrante alla MILANO CALIBRO 9, con sequenze sin da subito supportate magnificamente da un elettrizzante colonna sonora targata Francis Monkman, VENERDI’ MALEDETTO (uno dei due titoli italiani) presenta e tratteggia alla grande uno dei gangster movie più originali della storia del cinema, interpretato da un roccioso e fenomenale Bob Hoskins, protagonista assoluto e gran mattatore di questo affascinante film quasi quarantennale. Harold appare come un affarista senza scrupoli, che rinnega la droga e condanna il degrado della periferia ma non rinuncia mai a visioni piene di megalomanie, destinate però, come molti sogni di grandezza esasperata, ad infrangersi con una tormenta estrema che arriva dal nord. Quel terrorismo dell’IRA (Esercito Repubblicano Irlandese) che trasformò l’Irlanda del Nord in un territorio di guerra nel secolo scorso. Un impianto terroristico radicato in tutta l’Inghilterra e che finì per minacciare persino la capitale inglese, come scopriremo in questa frenetica storia di potere, corruzione e malavita organizzata. Sarà proprio la durezza delle scene presenti nella pellicola a causare diversi problemi alla distribuzione della stessa proprio nel Regno Unito nei primi anni ’80, causando non poche battaglie legali per la sua diffusione proprio da parte dello stesso Bob Hoskins. Crocifissioni al pavimento, accoltellamenti brutali, personaggi sfregiati e senza scrupoli (impossibile non citare il letale ‘Rasoio’), torture, esecuzioni sommarie, bombe distruttive e scene splatter degne del miglior Fulci, ci permetteranno di immergerci completamente in un contesto duro e realistico, dove tradimenti e opportunisti viscidi finiranno per sconvolgere più volte la trama articolata ma sempre fluida, coinvolgente e perfino torbida in più frangenti. Nel cast anche una sempre eccezionale Helen Mirren, nei panni della moglie di Harold, ed un giovanissimo Pierce Brosnan, nei panni di un letale sicario dell’IRA. THE LONG GOOD FRIDAY è film unico nel panorama inglese dell’epoca, eccezionale nell’unire crime britannico (sempre costellato da un macabro humor tipico del cinema inglese) e dall’estremo poliziesco all’italiana , che tanto ha fatto amare il nostro cinema in tutto il mondo all’epoca, come dimostra la regia pesantemente influenzata da autori di casa nostra come Umberto Lenzi e Fernando Di Leo. Ciliegina sulla torta il finale, sospeso e beffardo! VALUTAZIONE 4/5
H.E.