BACURAU (2019) di Kleber Mendonça Filho & Juliano Dornelles

Il cinema brasiliano del nuovo millennio, come quello coreano, sta vivendo un periodo florido e ricco, spesso non facilmente catalogabile in un genere ben definito ma mai privo di parallelismi socio politici graffianti e spesso poco velati. Proprio sul finire dei nuovi anni ’10, i brasiliani Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles mettono in piedi un western, moderno e ambientato ai giorni nostri, che punta il dito contro la (s)vendita del proprio paese alle multinazionali da parte di politici della peggior specie, dove la violenza sembra l’unica arma possibile per ribellarsi e riportare pace ed equilibrio. Prima di arrivare alla ferocia estrema, i due registi creano abilmente un ambiente confuso e misterioso, mettendo al centro di tutto un piccolo villaggio (Bacurau è il nome di un rapace notturno in portoghese) destinato a scomparire e finire senza volerlo nel dimenticatoio.
in futuro prossimo non troppo lontano. Bacurau, un piccolo villaggio nel sertão brasiliano, piange la perdita della sua matriarca, la novantaquattrenne Carmelita, Proprio quando giunge sul posto la sua nipote Teresa, Bacurau scompare improvvisamente dalle mappe satellitari, mentre il Sindaco, prossimo alle elezioni e poco amato dalla comunità, sembra aver privato di alcuni fondamentali approvvigionamenti il piccolo villaggio ed aver bloccato l’accesso con il mondo esterno. Il peggio per Bacurau però, deve ancora arrivare ……
Prendente un B-MOVIE d’azione, dispotico e apocalittico degli anni ’80 e tramutatelo in un film estremo di qualità, tecnica ed eleganza artistica, dove sotto la superficie di eventi drammatici si nasconde una risposta chiara e limpida ai potenti del Brasile: il popolo non si può mettere a tacere. Per rendere tutto credibile, affascinante e soprattutto accattivante anche a chi è poco avvezzo al cinema brasiliano, si sceglie la strada dello scontro in stile western per incanalare le tematiche socio politiche sopra citate, mettendo nel piatto un gringo americano (in realtà tedesco) interpretato magnificamente dalla leggenda vivente Udo Kier. Se nella prima parte, necessaria per presentare i tantissimi personaggi della piccola comunità, la pellicola sembra anche troppo indefinibile e nebulosa, nella seconda finiamo lal grande in un film d’azione estrema ai livelli dei celebri ‘Tropa de Elite’, con virate decise sul gore e lo splatter, fondamentale per dare vigore e vivacità alla pellicola, oltre a smascherare con ferocia i veri colpevoli della scomparsa di Bacurau.
BACURAU è un film che guarda la futuro, per un intreccio intrigante e riuscitissimo di generi (sci fi, horror, western, drama, weird), che non lesina nel mostrare violenza aberrante per colpire nel segno e raccontare con decisione le problematiche socio politiche del più grande paese sudamericano. Soprattutto quelle volutamente lontane dai riflettori dei mass media, troppe volte omologate e troppo accomodanti con i poteri forti.
Filmone vero, bello ….. da morire! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.