FREEWAY (1996) di Matthew Bright

Se la versione cubana, MOLINA’S FEROZZ, della celebre favola di cappuccetto rosso rimane ancora quella più estrema, quella più folle, dinamica e frizzante è senza dubbio quella del 1996 di Matthew Bright, con nei ruoli chiave, di lupo e cappuccetto rosso, un fenomenale Kiefer Sutherland e un’effervescente Reese Witherspoon. Una pellicola on the road in grado di spaziare dallo squallore delle periferie degradate al trash, dalla commedia nera alla violenza più becera, rimanendo perennemente legata, nonostante l’ambientazione moderna, alla celebre fiaba. In seguito all’arresto di sua madre Ramona, una prostituta, la giovane Vanessa Lutz, analfabeta e senza punti di riferimento, decide di andare alla ricerca della nonna, unica parente rimasta, in quanto il padre è morto da tempo ed il patrigno, dopo aver tentato l’ennesimo abuso sessuale nei suoi confronti, è stato arrestato assieme alla madre mentre era sotto anfetamina. Lungo la strada, le viene dato un passaggio dal consigliere scolastico Bob Wolverton. Durante il viaggio, Vanessa inizia a rendersi conto che Bob è il famigerato killer di giovani prostitute e riesce a scappare sparandogli più volte. Bob, ferito ma ancora vivo, prova prima attraverso le vie legali di un processo, e poi con metodi illeciti, di vendicarsi della giovane e sempre più ribelle e tosta Vanessa, la quale, dopo essere finita in una prigione minorile, riesce a fuggire con il medesimo ‘obiettivo di …. raggiungere la nonna!! Pellicola specchio inesorabile degli anni ’90 più selvaggi e sperimentali con annesse mode e musiche di quel decennio), in grado di fotografare al meglio una generazione dedita allo sballo e dove tutto, nel bene e nel male, era possibile. In questo contesto malsano, a rendere gradevole e accattivante questa favola nera, sono soprattutto i dialoghi al vetriolo, piccanti e scorretti, in particolare quelli che porteranno al primo scontro tra Bob e Vanessa. Se loro due brilleranno di luce proprio, anche il cast di contorno non è affatto male, con piccanti e lodevoli interpretazioni da parte di Amanda Plummer (fuori come sempre), Brooke Shields (nei panni della brava mogliettina perfetta di Bob) e di Dan Hedaya, roccioso poliziotto alla caccia del lupo cattivo. Se il body horror di Kiefer Sutherland rappresenterà al meglio l’anima estrema del film, il finale, weird e furioso, dove il parallelismo con la favola salterà agli occhi, finirà per rimanere il pezzo forte dell’intera pellicola. FREEWAY è una commedia nera dinamica e mai banale, con virate decise verso l’estremo, dove l’ironia, perlopiù macabra, smorza ampiamente, pure troppo, i toni più cupi della vicenda, dove misoginia e pedofilia troveranno nel lupo cattivo la figura più viscida e squallida possibile. Uscirà solo tre anni più tardi un sequel, sempre dello stesso regista però meno incisivo di questo, ispirato questa volta alla fiaba di Hänsel e Gretel. VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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