
Il generale Jack Ripper ordina, in base ad un protocollo di emergenza di nome ‘R’, ai 34 bombardieri B-52 in volo di dirigersi sul suolo sovietico e sganciare le atomiche a seguito di un attacco nemico. Nella stanza dei bottoni al pentagono, il presidente degli Stati Uniti e gli alti generali provano a scongiurare questo immane attacco, che segnerebbe l’inizio di una guerra atomica globale. Nel frattempo il colonnello inglese Mandrake, che si trova con il generale Ripper, prova a convincere quest’ultimo a ritirare i bombardieri, in quanto le comunicazione dalla stazione di lancio, da dove è partito l’ordine, sono state interrotte e solo un codice particolare permetterebbe di porre fine all’operazione di lancio delle atomiche. Nella stanza della guerra, posta sotto il pentagono, il presidente ‘aiutato’ dal generale Kong e dall’ambasciatore russo, contatta il presidente sovietico, il quale paventa l’idea di scatenare a seguito dell’attacco americano un’arma segreta dalla potenza devastante e che porterebbe l’umanità alla probabile estinzione. Quando la situazione, finalmente prende la parola il dottor Strangelove, un ex nazista dal passato oscuro ora al soldo degli americani, pronto ad illuminare i potenti della terra ormai allo sbando e privi di soluzioni per scongiurare la fine del mondo ….
Tratta da un’opera seria e per nulla grottesca (il romanzo Red Alert di Peter George), questa travolgente pellicola riesce a convincere e stemperare le paure in ogni frangente e situazione, merito senza dubbio di una sceneggiatura spettacolare che esalta i particolari, momenti e le personalità più forti e straripanti presenti, attraverso caricature grottesche che ridono e si permettono di prendere in giro in maniera goliardica una paura, all’epoca reale, come quella di una probabile guerra nucleare totale, la quale rischiava di scoppiare per deliri di onnipotenza e desiderio di dominio mondiale delle due superpotenze, americana e sovietica.
Dalle battute a sfondo sessuale a quelle tese a prendere in giro la politica dell’epoca, dalle performance straripanti di un istrionico Peter Sellers nei panni di tre personaggi (inizialmente dovevano essere quattro), dove eccelle nei panni del dottor Strangelove, alla brillante idea di associare nomi assurdi ai vari protagonisti (Madrake come il mago, Kong come il celebre scimmione, Ripper con chiaro riferimento a Jack lo Squartatore e tutti gli altri), la noia in questo film non è mai contemplata, elevando il grottesco, mai volgare, a livelli altissimi e fuori dall’ordinario, grazie anche a dialoghi pazzeschi e stupefacenti. Tecnicamente impeccabile (perfino gli effetti speciali a tratti banali rendono bene l’idea dell’atmosfera bizzarra della pellicola) e girato con un bianco e nero quasi fumettistico, IL DOTTOR STRANAMORE è un film, che si può solo amare, entrato nell’immaginario collettivo anche e sono solo per quella irriverente scena finale di Kong che cavalca, come fosse ad un rodeo, la bomba nell’esilarante (nonostante l’immane catastrofe) parte finale …. decisamente esplosiva. Un’opera fondamentale, capace, oggi come allora, di influenzare tutto quel filone grottesco e bizzarro capace di far sorridere pur trattando temi estremi e catastrofici. Oltre tutto e tutti! VALUTAZIONE 5/5
H.E.
