MAYHEM! (Farang) del 2024 di Xavier Gens

Il regista di COLD SKIN, FRONTIER(S) e THE DIVIDE cambia ancora una volta genere, cimentandosi questa volta con l’action-estremo, genere che dal dittico THE RAID, targato Gareth Evans, ha cambiato per sempre pelle, esaltando ossa frantumate, ettolitri di sangue e combattimenti esagerati.
Sam è un boxer in procinto di essere rilasciato da una prigione francese. Mentre è in libertà vigilata, il suo passato lo raggiunge e non ha altra scelta che fuggire all’estero. Cinque anni dopo Sam si è costruito con il sudore una vita semplice, su un’isola esotica della Thailandia, con sua moglie e sua figlia. Quando però viene ricattato da un boss locale di origini francesi, deve imbarcarsi in una pericolosa missione di contrabbando di droga che si trasforma in una tragedia, per lui e soprattutto per la sua nuova famiglia …
Come per le opera succitate di Xavier Gens, qualcosa manca sempre per lasciare un segno indelebile nella mente dello spettatore. Nonostante questa volta ci siano tutte le basi per realizzare qualcosa di epico. Ottimi combattimenti, anche se relegati solo nella seconda parte, violenza esagerata in puro stile THE RAID, una storia di pura vendetta, interpreti convincenti, dove spicca come personaggio secondario il leggendario attore thailandese Vithaya Pansringarm, una presenza che simboleggia quasi una garanzia del prodotto in oggetto. La parte negativa o più debole ricade nella sceneggiatura, banale e priva di originalità, che sa di già visto e che cerca di creare, con pesantezza e a tutti i costi, empatia nei confronti di Sam e della sua famiglia. A fine visione teniamoci strette le scene d’azione più violente, dove spicca una in ascensore piacevolmente estrema, con tanto di lame affilate, ossa frantumate, combattimenti ai limiti della fisica, sparatorie feroci e cascate di sangue. Niente di nuovo sotto il sole ma averne a decine di film così estremi. VALUTAZIONE 3/5

H.E.

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