Poderoso thriller russo, decisamente estremo e violento, che prende ispirazione da un serial killer realmente esistito (il famigerato Andrej Romanovič Čikatilo), virando liberamente e ad ampio raggio su trame, sotto trame, depistaggi, poliziotti corrotti e segreti inconfessabili. Il tutto raccontato in un arco narrativo che spazia dalla fine degli anni ’70 al 1991, anno per nulla banale per quanto concerne l’URSS, da lì a poco destinata a cambiare pelle per sempre.
Unione Sovietica,1991. Issa Davydov è un detective sovietico prossimo ad una promozione fondamentale per la sua carriera. Quando un caso, chiuso due anni prima con successo su un terribile serial killer di ragazze, vede nuovamente la luce, con una nuova probabile vittima, riaffiorano prepotentemente dal passato segreti oscuri. Il tutto mentre un nuovo sospettato diventa il fulcro e centro di un’indagine lunga più di tredici anni ….
KAZN è un thriller ad ampio respiro e ricchissimo di dettagli, che sembra mescolare in un colpo solo titoli celebri del genere, come MEMORIES OF MURDER e THE SILENCE OF THE LAMBS, e altri meno noti, come l’agghiacciante THE TREATMENT, probabilmente il thriller più estremo in epoca recente.
Grazie ad un utilizzo costante e massiccio del flashback (si spazia continuamente dagli anni 80 al ‘presente’ 1991), il regista Lado Kvataaniya riesce a tessere una ragnatela di indizi e personaggi alquanto complessa e a tratti fin troppo macchinosa, dove solo nell’ultima mezz’ora riusciremo a mettere a fuoco con chiarezza tutti i diversi protagonisti, primari e secondari. Se per buona parte la pellicola punta i riflettori sul presunto colpevole, ben presto scopriremo un puzzle assai più complesso, dove corruzione, tradimenti, amori passionali, torture e omicidi feroci (il rituale del serial killer, destinato alle sue vittime, è difficilmente dimenticabile), ci permetteranno di scalfire diverse certezze e mettere in luce le tante incertezze e debolezze dei ‘buoni’ della storia. Se, come anticipato sopra, il film, girato con glaciale maestria, strizza l’occhio al genere internazionale, mantiene intatta, considerata l’ambientazione, la freddezza russofona, da parte soprattutto dei diversi criminali presentati e da un apparato gerarchico, che deve risoluto e deciso sempre, comunque e ad ogni costo.
THE EXECUTION, titolo internazionale, è un thriller estremo più unico che raro, capace di spingere sull’acceleratore quando serve (torture e violenze misogine sfiorano l’horror) ed in grado di costruire una corposa struttura psicologica, mai facile in un thriller, dei suoi molteplici protagonisti e loro storie personali annesse.
Duro, crudo e violento ….. gran film!! VALUTAZIONE 4/5
H.E.
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