Dopo solo due anni dall’estremo REAZIONE A CATENA di Mario Bava, un altro proto-slasher nostrano faceva irruzione nel florido cinema italiano degli anni ’70, il feroce TORSO (titolo internazionale) di Sergio Martino. Quest’ultimo già autore prolifico e poliedrico di generi diversi, in grado di spaziare con efficacia e disinvoltura dal western al mondo movie, dal thriller al poliziesco, dal giallo alla commedia e non solo. E’ con il titolo chilometrico ‘I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE’ che Martino alza l’asticella dell’estremo italiano, mostrando, attraverso un enigmatico thriller, una sadica e becera violenza visiva e non solo psicologica.
Perugia. Un killer seriale strangola e mutila della donne, lasciando alle spalle una sola traccia, un foulard rosso e nero. Danielle, una studentessa universitaria, sconvolta dai brutali omicidi delle sue conoscenti e compagne universitarie, decide di rifugiarsi, assieme ad altre amiche nella villa in collina dello zio. Danielle e le sue avvenenti amiche sono inconsapevoli che il killer ha messo anche loro nel mirino …..
Come per il capolavoro NON SI SEVIZIA UN PAPERINO di Lucio Fulci, uscito solo un anno prima, la scelta di buona parte della location della pellicola ricade in un paesino lontano dalle frenesie della città, dove morbosità e sadismo finiranno per trovare terreno fertile e ideale, per confondere le idee allo spettatore e scivolare al meglio nella violenza più cupa.
La presentazione di una nutrita schiera di personaggi maschili di varia natura (professori universitari, amanti, parenti, ambulanti e dottori) nella prima parte, appare come una classica routine del giallo e stilemi annessi (bambole e passato scioccante compresi) ad un genere sempre più in voga nei primi anni ’70. A cambiare rotta è la decisa virata dell’ultima mezz’ora, in netto contrasto con buona parte di quanto visionato in precedenza, dove erotismo e thriller classico vengono spazzati via da una mattanza decisamente scioccante per l’epoca. Gore, splatter e lame insanguinate, compresa una sega ad arco, bruciano le tappe del tempo (maschera inquietante compresa), per quanto concerne il cinema estremo americano che da lì a poco, da THE TEXAS CHAINSAW MASSACRE in poi, avrebbe spopolato in tutto il mondo sotto la bandiera dello slasher.
Merito anche di una accattivante colonna sonora, opera di Guido e Maurizio De Angelis, di un ritmo serrato e discrete performance attoriali, TORSO rimane da una parte un caposaldo del genere estremo del nostro bel paese, dall’altro uno dei film più influenti del cinema horror a livello mondiale nei decenni successivi.
Da visione, o revisione, obbligatoria!! VALUTAZIONE 4/5
H.E.
Link: INSTAGRAM FACEBOOK LETTERBOXD IMDb TRAILER