URBAN FLESH (1999) di Alexandre Michaud

Gore e cannibalismo sono le basi estreme di questa pellicola underground e low budget canadese, bannata per 8 anni in UK, Germania e Canada, e distribuita solo nel 2007. Un gruppo di giovani cannibali metropolitani, tre ragazzi ed una ragazza, vagano per la città di Montreal seminando il panico, torturando e divorando uomini, donne e feti senza freni. Sulle loro tracce un roccioso detective, destinato però a diventare inconsapevolmente da cacciatore a preda …….
Se elenchiamo in un foglio gli abomini e le violenze presenti in questo film, rischieremo non solo il mal di pancia ma anche di vomitare. Per nostra fortuna il limiti del budget ridotto, un regia a tratti amatoriale e le recitazioni spesso non eccelse, finiranno per mitigare le violenze riprovevoli visionate. Amputazioni selvagge, crocifissioni improvvisate, cannibalismo efferato, parti cesari con coltelli da cucina non sterilizzati, infanticidi brutali e tantissime altre efferatezze, non permetteranno mai di annoiarsi, anzi, finiranno per regalare qualche sorriso cinico ed improvviso, considerate le fantasiosi efferatezze dei quattro baldi giovani.
La bestiale home invasion ai danni della donna incinta, con tanto di lacerazione del pancione, lascierà sbigottiti anche i più scafati del cinema gore più selvaggio. Sangue a cascate, carne umana e budella chilometriche a ripetizione inonderanno la nostra succulenta visione estrema.
Curiosamente uno dei quattro cannibali diventerà un attore noto in Canada, finendo nel celebre torture movie ‘7 DAYS’ per diventare vittima di distruttive torture. Un segno del destino, considerato il folle e forse improvvisato finale al quale assisteremo. Da applausi l’omaggio iniziale del film al nostro Lucio Fulci, mentore estremo amato in tutto il mondo, oggi forse più di ieri.
URBAN FLESH è una pellicola sporca, marcia e senza pretese di filmone, da affiancare però alle pellicole gore indie più estreme e brutali di sempre. Vedere per credere! VALUTAZIONE 7/10

 

H.E