Il dottor Danko Babic è un ginecologo vegetariano a cui piacciono i soldi ed i piaceri della vita. Sniffare droga, corrompere i suoi colleghi, bere alcolici durante il lavoro, fare sesso con le sue assistenti e suonare la batteria sono per lui abitudini quotidiane così come far nascere i bambini o praticare aborti. Un giorno, un poliziotto corrotto presenta Babic ad un boss del crimine che gli propone un interessante e redditizio affare: in cambio di cospicue somme di denaro, Babic dovrà praticare aborti clandestini alle prostitute d’alta classe della mafia croata. Accettando, si ritrova a far fronte a una serie di decisioni che mettono alla prova i limiti della sua già discutibile etica medica …..
Non siamo nuovi, almeno in questa pagina, a presentare ed elogiare il cinema croato (Ved. FINE DEAD GIRLS), amante senza dubbio di mostrare quanto marcio e corrotto fino alle fondamenta sia il proprio paese. Quale modo migliore se non mostrare le crepe del sistema attraverso gli occhi di un ginecologo privo di scrupoli, etica e moralità come un il tamarro e viscido dottore Babic, un personaggio che solo inizialmente diverte. Quando però iniziamo a conoscerlo più a fondo, i nostri timidi sorrisi svaniranno per tramutarsi in rabbia e ribrezzo, complici le innumerevoli porcherie alle quali saremo costretti ad assistere.
L’intreccio senza sosta tra malavita, politica e sistema sanitario, con filo conduttore proprio Babic, finirà per mostrare una società croata priva di luce, marcia dalla testa ai piedi, priva di moralità ed estremamente machista, dove la donna diventa un oggetto sofisticato e costretto a cedere al volere degli uomini, sempre e comunque, fino a diventare vera e propria carne da macello usa e getta.
Ingannevole la prima parte, in quanto appare come una commedia bizzarra e rozza, demoralizzante la seconda sotto tutti i punti di vista. Dai combattimenti tra i cani, mostrati con una crudeltà ai limiti della realtà, agli aborti illegali crudi e letali, oltre i limiti del lecito e dell’illecito, ai sabotaggi dei colleghi da parte di Babic per assicurarsi il posto di capo reparto, alle umiliazioni continue delle colleghe che non si piegano ai voleri del nostro protagonista, un vegetariano che macella la carne ma si rifiuta perfino assaggiarla e perfino di toccarla. VEGETARIAN CANNIBAL (titolo e cover da urlo sicuramente) è un dramma disturbante di denuncia sociale, che affonda le radici, come si evince dai numerosi riferimenti del recente passato politico croato e non solo, nella ex Jugoslavia, nelle guerre etniche di fine secolo scorso e nei poteri forti e marci nati dalle macerie causate dalle stesse. Notevole! VALUTAZIONE 9/10
H.E.